"Poi, partiti di là, attraversarono la Galilea; ed egli non voleva che alcuno lo sapesse. Egli infatti ammaestrava i suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell'uomo sarà presto dato nelle mani degli uomini ed essi lo uccideranno; ma dopo essere stato ucciso, risusciterà il terzo giorno». Essi però non comprendevano questo parlare e avevano timore di interrogarlo. Giunsero poi a Capernaum; e quando fu in casa, domandò loro: «Di che discutevate fra di voi per la strada?». Ed essi tacquero, perché per via avevano discusso intorno a chi fra di loro fosse il più grande. Allora, postosi a sedere, egli chiamò i dodici, e disse loro: «Se alcuno vuol essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servo di tutti»". Marco 9:30-35 MENTRE Gesù cercava di condividere, in disparte, con i Suoi discepoli, ciò che sarebbe accaduto da lì a poco, la sofferenza che Lui avrebbe dovuto attraversare e come si sarebbe concretizzato, in poche parole, il piano di salvezza per l'umanità che Dio aveva stabilito, attraverso la Sua morte e resurrezioe, i discepoli DISCUTEVANO su chi fosse il maggiore tra loro! In questi tempi sembra accadere la medesima cosa! MENTRE Dio vorrebbe rivelarsi a noi, condividendo il Suo cuore verso l'uomo perduto, il Suo dolore per ciò che sta succedendo nel mondo e il piano che ha per raggiungerlo, troppo spesso noi non poniamo nemmeno attenzione alla Sua voce perché siamo più interessati alla nostra vita personale, ai nostri obiettivi, a DISCUTERE su chi è maggiore dell'altro, su quale denominazione "possieda" tutta la VERITÀ, sulla ricerca di posizioni e ruoli nella Chiesa per essere serviti, piuttosto che per servire! Possa l'insegnamento di Gesù a quei discepoli ricordare anche a noi a cosa siamo chiamati: «Se alcuno vuol essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servo di tutti». Che Dio ci aiuti ad essere semplici, umili e amorevoli come dei piccoli bambini! Loredana Antoci Dio ti benedica
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