“Or Giacobbe quella notte si alzò, prese le sue due mogli, le sue due serve, i suoi undici figli, e attraversò il guado di Jabbok”. Genesi 32:22
Il nome “Jabbok” deriva da verbo “svuotare”; significa letteralmente “svuotamento”.
Giacobbe, nel suo atto di ubbidienza a Dio (31:3 <Torna al paese dei tuoi padri e al tuo parentado, e IO sarò con te>), che lo stava conducendo verso la realizzazione della promessa di Dio (32:12 <Certo, IO ti farò del bene e farò diventare la tua discendenza come sabbia del mare…>), doveva passare necessariamente per uno “svuotamento”.
La sua vita doveva essere svuotata da ogni modo di pensare, di agire e di vivere avuti fino a quel momento; con essi aveva mostrato la sua tendenza ad ottenere le cose solo attraverso il suo sforzo umano: i suoi tentativi per ottenere la benedizione dal padre, le strategie adottate per avere il compenso dal suocero, i suoi tentativi di guadagnarsi, attraverso dei doni, la grazia di suo fratello Esaú che gli veniva incontro per ucciderlo, ecc.;
solo dopo essere stato svuotato da tutto ciò, ha potuto continuare con una nuova identità e un nuovo modo di ”camminare”!
Fu infatti proprio nei pressi del guado di Jabbok che Giacobbe affrontò la lotta con l'Angelo dell’Eterno, nella quale il suo nome, dal significato “soppiantatore” (che esprimeva il modo in cui aveva vissuto fino a quel momento), fu cambiato in “Israele”; lì ricevette gratuitamente la benedizione di Dio, e in quella lotta, l’Angelo dell’Eterno gli slogò la cavità dell'anca, costringendolo a camminare in un modo sicuramente diverso: zoppicando.
Questo probabilmente avrà costretto Giacobbe ad appoggiarsi, da lì in poi, su qualche bastone, e questo gli avrebbe ricordato continuamente che, nel suo cammino, avrebbe dovuto appoggiarsi non più sulle sue forze e sui suoi sforzi, ma solo sulla forza e sulla potenza di Dio.
Prima di accedere alla promessa che Dio ti ha fatto sarà necessario un tempo di “svuotamento”!
Dovrai essere svuotato da ogni tuo modo di pensare, di agire e di vivere che si è appoggiato sui tuoi sforzi umani per ottenere la benedizione di Dio, la giustizia o la vittoria sui tuoi nemici; solo così potrai afferrare la tua nuova identità in Cristo e imparare ad appoggiarti, nel tuo cammino, solo ed esclusivamente su Dio e non su te stesso.
Loredana Antoci
Dio ti benedica
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