Davanti all'avanzare di tre popoli numerosi contro il popolo d’Israele, Giosafat invoca l'aiuto dell'Eterno (v.12), il quale promette la Sua liberazione.
E mentre il popolo si dirige verso il luogo di battaglia, “quelli che dovevano cantare all'Eterno, che dovevano lodarlo per lo splendore della sua santità” avrebbero dovuto camminare davanti all'esercito e dire, secondo le disposizioni di Giosafat: «Celebrate l'Eterno, perché la sua benignità (il Suo amore fedele) dura in eterno»”. (v.21).
Piuttosto che una celebrazione della potenza di Dio, che magari potrebbe apparire più adatta in questa circostanza, viene proclamata la benignità di Dio, cioè il Suo amore fedele verso il Suo popolo!
“Quando essi cominciarono a cantare e a lodare, l'Eterno tese un'imboscata contro i figli di Ammon e di Moab e quelli del monte Seir che erano venuti contro Giuda, e rimasero sconfitti”. (v.22)
Ciò che ti deve accompagnare ogni giorno mentre affronti le tue difficoltà, le circostanze opposte o i sentimenti “nemici”, davanti ai quali non hai armi umane per affrontarle, è la celebrazione della benignità di Dio, del Suo amore eterno e fedele verso di te.
Certamente è importante ricordare che Dio è onnipotente, ma è ancora più importante ricordare che qualunque cosa accadrà, “la Sua bandiera su di te è amore” (Cantico dei cantici 2:4), che ogni situazione che vivi è sotto il Suo controllo e che tutto sarà guidato per il tuo bene.
Loredana Antoci
Dio ti benedica
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