"Gli arcieri l'hanno provocato (amareggiato), gli hanno lanciato dardi, l'hanno perseguitato; ma l'arco suo è rimasto saldo (fermo, costante); le sue braccia e le sue mani sono state rinforzate dalle mani del potente di Giacobbe (da Colui che è il pastore e la roccia d'Israele)...". Genesi 49:23-24
Quante "frecce " affilate e infuocate sono state scoccate sulla vita di Giuseppe! Invidia, cattiveria, tradimenti, indifferenza, abbandono, accuse, ecc., ma nonostante tutti questi attacchi, "il suo arco è rimasto saldo", fermo, cioè egli è rimasto saldo nella sua fede in Dio e in una condotta integra.
"Le sue braccia e le sue mani sono state rinforzate dalle mani del potente di Giacobbe…".
Il verbo "rinforzare" usato in questo verso esprime, nella lingua ebraica, il perfezionamento, la raffinazione a cui è sottoposto l'oro per essere purificato dalle impurità che contiene.
Anticamente era scritto con due pittogrammi: uno indicava l'immagine del bordo della bocca, e l'altro quella di un attrezzo da taglio. Combinati assumevano il significato di "bordo dell'arma".
Una spada o un coltello, per essere resistenti e per durare richiedevano, infatti, che il metallo fosse raffinato e purificato dalle sue impurità.
Giuseppe ha potuto resistere e tenere metaforicamente "saldo il suo arco" in modo duraturo, perché era certamente sostenuto dalle mani di Dio, dalla Sua potenza; ma l'ha potuto fare anche perché la sua vita era stata "rinforzata" attraverso un processo di raffinamento e di purificazione a cui Dio l'aveva sottoposto, usando le tante prove e tempeste che egli ha dovuto affrontare.
Ma cosa sarebbe successo se Giuseppe avesse ceduto? Cosa sarebbe accaduto se avesse deposto il suo "arco" e avesse abbandonato la sua fede?
L'umanità sarebbe stata di certo consumata dalla carestia.
La vita di Giuseppe era quindi strettamente collegata a quella di tantissime persone e alla loro salvezza, ma Dio è stato fedele nel mantenerlo fermo!
A volte puoi sentir venir meno la forza delle "tue braccia e delle tue mani"; la stanchezza, l'attesa, le circostanze e il tuo dolore possono farti pensare di deporre il tuo "arco", di cedere davanti al tuo nemico e di abbandonare la tua fede.
Ma Dio, il potente, il pastore e la roccia d'Israele, è lì accanto a te, pronto a sostenerti con la Sua potenza affinché tu non ceda.
Egli ha il controllo della tua vita e vuole rinforzare "le tue braccia e le tue mani", ma per farlo è necessario che ti sottoponga ad un processo di raffinamento e di purificazione, che spesso attua permettendo che tu attraversi delle prove e delle tempeste; ma quelle difficoltà davanti alle quali sei chiamato a rimanere saldo saranno le stesse che ti renderanno ancora più forte e capace di tenere fermo e costante nel tempo il tuo arco, la tua fede, la tua condotta, nonostante l'amarezza, gli attacchi, i dardi infuocati lanciati dal nemico e le sue persecuzioni.
Ricorda, inoltre, che la tua vita e le tue sofferenze non sono fine a se stesse!
La tua vittoria può essere collegata alla vita di tante persone e alla loro salvezza, perciò resisti, perché solo così potrai vedere e godere del frutto del tuo travaglio.
Loredana Antoci
Dio ti benedica
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