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L'Aquila e il pollo

“Un contadino allevava un aquilotto insieme ai suoi polli. Lo trattava esattamente come trattava le galline, così l’aquilotto crebbe convinto di essere uno di loro. Gli dava lo stesso cibo da terra, la stessa acqua in una fontana e lo lasciava andare nei campi per completare la sua alimentazione, proprio come faceva con le galline.

L'aquila crebbe e si comportava esattamente come una gallina.


Un giorno, un saggio passò davanti alla casa del contadino e, vedendo l'aquila scavare per terra, si fermò a parlargli.


<Questo non è un pollo, è un'aquila!>.


Il contadino rispose:<Ora non è più un'aquila, perché è cresciuta con le galline, ha imparato a vivere come loro e quindi si crede un pollo>.


Il saggio replicò: <No, un'aquila è sempre un'aquila. Facciamo un test>.


Si arrampicò sul tetto della casa del contadino con l'aquila in mano e, lanciandola in aria, disse: <Vola! Tu sei un'aquila! Risveglia la tua natura!>.


Ma l'aquila non volò via. Sbatté goffamente le sue ali, come farebbe una gallina, e cadde di nuovo nel pollaio.


Allora il contadino disse: <Te l’avevo detto, ormai è come una delle mie galline>.


<Domani vedremo!>, rispose il saggio.


Il giorno seguente si recarono su una montagna vicina con l'aquila.


Il saggio sollevò l’uccello verso il cielo e gli disse: <Aquila, guarda quell’orizzonte, guarda il sole in lontananza, i campi verdi laggiù. Guarda! Tutte quelle nuvole possono essere tue! Risveglia la tua natura e vola come l’aquila che sei!>.


L’aquila cominciò a osservare ciò che le veniva mostrato e rimase stupita dalla bellezza delle cose che non aveva mai visto. All'inizio era confusa, senza capire perché fosse rimasta alienata per così tanto tempo. Poi sentì il suo sangue d’aquila scorrere nelle vene, sentì i muscoli delle sue ali tendersi e partì in un magnifico volo verso l’orizzonte blu”.

Dal libro "Un'aquila e una gallina" di Leonardo Boff.



Questa può forse descrivere la nostra storia!

Magari il contesto in cui abbiamo vissuto, il modo in cui siamo stati trattati e le parole che ci sono state rivolte possono aver plasmato in noi una mentalità di bassa autostima, imponendo dei “limiti” oltre i quali non potremmo mai pensare di andare.

E questo ci sta facendo vivere come “dei polli”!


Ma la Parola di Dio, come quel saggio, ti vuole mostrare chi sei veramente, se hai creduto in Cristo:

Sei un figlio di Dio, prezioso (Isaia 43:4), amato (Geremia 31:3), scelto (Giovanni 15:16), benedetto (Efesini 1:3), che può “ogni cosa, in Colui che lo fortifica” (Filippesi 4:13), e che può volare e vivere, come un'aquila, ad un livello più alto di quello in cui ha vissuto.


Ascolta la Sua voce e prendi consapevolezza della Verità, affinché tu possa essere reso capace di raggiungere alture e mete straordinarie, e possa realizzare ciò che Dio ha stabilito per la tua vita.


Loredana Antoci

Dio ti benedica




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