"Un giorno l’asino di un contadino cadde in un pozzo. Non si era fatto male, ma non poteva più uscire. Il povero animale, disperato, continuò a ragliare sonoramente per ore.
Il contadino era straziato dai lamenti dell’asino, voleva salvarlo e cercò in tutti i modi di tirarlo fuori ma dopo inutili tentativi, si rassegnò e prese una decisione crudele. Poiché l’asino era ormai molto vecchio e non serviva più a nulla e poiché il pozzo era ormai secco e in qualche modo bisognava chiuderlo, chiese aiuto agli altri contadini del villaggio per ricoprire di terra il pozzo.
Il povero asino imprigionato, al rumore delle palate e alle zolle di terra che gli piovevano dal cielo capì le intenzioni degli esseri umani e scoppiò in un pianto irrefrenabile. Poi, con gran sorpresa di tutti, dopo un certo numero di palate di terra, l’asino rimase quieto.
Passò del tempo, nessuno aveva il coraggio di guardare nel pozzo mentre continuavano a gettare la terra.
Finalmente il contadino guardò nel pozzo e rimase sorpreso per quello che vide.
Ad ogni palata di terra che gli cadeva addosso, l’asino se ne liberava, scrollandosela dalla groppa, facendola cadere e salendoci sopra. Man mano che i contadini gettavano le zolle di terra, saliva sempre di più e si avvicinava al bordo del pozzo.
Zolla dopo zolla, gradino dopo gradino l’asino riuscì ad uscire dal pozzo con un balzo e cominciò a trottare felice". DAL WEB
A volte sembra proprio che la "vita" con le sue circostanze, ci "butti dentro a un pozzo" dal quale non siamo in grado di uscire da soli: il pozzo della depressione, della sconfitta, del fallimento, della disperazione.
Come se non bastasse, oltre alle varie difficoltà e ai problemi, anche chi ci sta vicino, se pur senza cattiveria, può fare la sua parte, gettandoci addosso "palate" di parole negative, di umiliazioni, di accuse, di colpe, di parole dette fuori luogo e di scoraggiamenti, che possono farci rimanere seppelliti.
Hai anche tu, però, la possibilità di imitare, in qualche modo, la reazione dell'asino nella storia!
Trova nelle Parole, nei pensieri e nelle Promesse che Dio ha per te, la speranza, la forza e il coraggio per scuoterti di dosso "qualsiasi palata di terra" che ti arrivi, per liberare la tua mente da tutte le parole negative; mettile sotto i tuoi piedi!
In questo modo non solo impedirai che ti seppelliscano, ma potrai far sì che, anche quelle, divengano un "materiale" che ti incentiva a crescere sempre di più e che, come una "scala", ti possano fare avanzare sempre più in alto, verso l'uscita del tuo pozzo, verso la consapevolezza del tuo vero valore in Cristo, così da poter proseguire il tuo cammino libero da ogni loro influenza.
Loredana Antoci
Dio ti benedica
La Speranza mi mantiene in vita!