"Mentre passava, vide un uomo che era cieco fin dalla nascita. E i suoi discepoli lo interrogarono, dicendo: < Maestro, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco>? Gesù rispose: < Né lui né i suoi genitori hanno peccato, ma ciò è avvenuto affinché siano manifestate in lui le opere di Dio>". Giovanni 9:1-3 Molte volte ci ritroviamo, come i discepoli, a chiedere a Gesù il PERCHÉ di qualcosa: - Dove ho sbagliato? Cosa ho fatto per meritare questa situazione, questa prova? Perché devo soffrire? È buono esaminare noi stessi e chiedere a Dio se ci sia qualcosa in noi e nel nostro comportamento che deve essere cambiata, o se ciò che viviamo sia conseguenza delle nostre scelte.
MA NON DOBBIAMO FERMARCI A QUESTO PERCHÉ... La particolarità del termine "PERCHÉ" è che può riferirsi sia al "motivo, all'origine" di qualcosa, ma anche "alla finalità, allo scopo". Gesù spostò l'attenzione dei discepoli da ciò che poteva essere all'origine della cecità di quell'uomo, alla FINALITÀ, allo SCOPO di essa: "affinché siano manifestate in lui le opere di Dio". Egli vuole fare lo stesso con te.
Vuole spostare il tuo sguardo dall'origine del problema alla FINALITÀ, allo scopo per cui lo stai vivendo, perché solo così troverai la forza di proseguire e di affrontare anche i cambiamenti che Gesù vuole fare in te, per manifestare la gloria di Dio! Loredana Antoci Dio ti benedica
Molte volte ci chiediamo PERCHÉ succedono queste cose? come mamma Sara e papà Andrea che chiedono umilmente preghiera per il piccolo Leonardo di 3 anni affetto da un tumore raro chiamato Digp che non dà speranza di sopravvivenza. Mi chiedo: non sono i figli un dono di Dio? Allora PERCHE.....? Per amore di Te stesso e per la tua grande misericordia,noi tutti ti chiediamo nel nome di Gesù Cristo se vuoi poni la tua mano su Leonardo dandogli guarigione assoluta.