Senza guinzaglio
- antociloredana10
- 17 lug
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“E, quando (il pastore) ha fatto uscire le sue pecore, va davanti a loro; e le pecore lo seguono, perché conoscono la Sua voce”. Giovanni 10:4
La pecora è un animale che dipende interamente dal proprio pastore.
Da sola infatti non sarebbe in grado di prendersi cura di sé stessa; non riuscirebbe a nutrirsi, a dissetarsi, a difendersi dai tanti predatori che potrebbero attaccarla, e non riuscirebbe a liberarsi anche solo da un semplice cespuglio nel quale potrebbe rimanere impigliata.
Ma è un animale che troppo spesso tende a vagare e a distaccarsi dal gregge.
È come se le mancasse la consapevolezza del pericolo nel quale potrebbe incorrere nel momento in cui si allontana dal Pastore.
Eppure non è un animale tenuto al guinzaglio!
È lasciato libero di seguire, o anche di allontanarsi, dal Pastore.
La Parola di Dio ci equipara a delle pecore: “Siamo il gregge di cui Egli ha cura”.
Anche noi dipendiamo interamente da Dio per vivere; ma come le pecore, anche noi, purtroppo, tendiamo troppo spesso a vagare e a voler essere indipendenti, vivendo come vogliamo, anche se apparteniamo al Suo gregge.
Nonostante ciò, Dio non ci mette il guinzaglio. Egli ci lascia liberi!
Egli ci ama e desidera che siamo noi a scegliere di seguirlo, di ascoltare la Sua voce e di lasciare che Lui si prenda cura di noi; non ci obbliga a farlo, nonostante il rischio che potremmo scegliere diversamente.
Prendiamo consapevolezza di quanto sia grande il nostro bisogno e la nostra dipendenza da Lui, e di quanto Egli ci ami; solo così sceglieremo, col Suo aiuto, di seguirLo ogni giorno e di vivere la vita e il proposito che Egli ha stabilito per noi!
“RICONOSCI che l’Eterno è Dio, è Lui che ci ha fatti (...); noi siamo il Suo popolo e il GREGGE CHE EGLI PASCE”. Salmo 100:3
Loredana Antoci
Dio ti benedica
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