Fare delle escursioni in montagna, oltre ad essere piacevole e utile per conoscere luoghi nuovi, può dare molti spunti di riflessione.
L'ultima alla quale ho partecipato ha previsto un percorso piuttosto vario: salite, discese, scalinate, pianure, sentieri sdrucciolevoli, pieni di pietre, strade sterrate o anche asfaltate, discese a volte rischiose, ecc.
Un po' come la vita! Essa non prevede sempre un sentiero piano e facile, ma spesso è caratterizzata da momenti di salita, di discesa, di pianure, con la presenza spesso di pietre, di ostacoli o pericoli che possono farci inciampare, scivolare e cadere.
Ci sono stati tratti in cui era necessario fare molta attenzione; non ci si poteva permettere di distrarsi, guardando in avanti o girandosi indietro. In quei momenti non c’era nemmeno “spazio” per ammirare il bel paesaggio che ci circondava, né si poteva prestare molta attenzione a coloro che erano davanti o dietro di noi.
Erano momenti in cui ci si doveva concentrare sul proprio cammino, guardando dove mettere i piedi, per evitare di prendere una storta o di scivolare e cadere.
Se si voleva fare “altro”, era necessario fermarsi…allora sì che ci si poteva riposare dalla tensione a cui erano sottoposti i muscoli, si poteva guardare indietro alla strada già percorsa, osservare l'altro/a ed essere certamente empatico con lui/lei, considerato che ci si trovava nello stesso sentiero e condizione; si riusciva anche ad ammirare la straordinaria natura che avevamo intorno e si poteva guardare in avanti, verso la meta da raggiungere!
Anche nella nostra vita potremmo attraversare momenti in cui il sentiero che stiamo percorrendo è particolarmente difficile, faticoso e delicato, e richiede che siamo vigili, attenti e concentrati sui nostri passi; sono momenti in cui non riusciamo a godere magari della “bellezza” della vita, e non siamo nemmeno in grado di dedicarci agli altri.
Se vorremmo farlo, dovremmo necessariamente fermarci un attimo!
E questa è sicuramente una cosa buona da fare!
Se stai attraversando un momento simile, la tensione interiore, spirituale e anche fisica, può essere davvero sfiancante.
Allora fermati un attimo e guardati intorno.
Guarda indietro, alla strada già percorsa, e trova soddisfazione per il punto in cui sei già arrivato/a; osserva chi ti è accanto e impara ad essere empatico e comprensivo nei suoi confronti, considerando che probabilmente anche lui o lei sta vivendo difficoltà, fatiche e preoccupazioni come te; ammira ciò che ti sta intorno, apprezzando la bellezza di ciò che hai e di ciò che puoi godere e guarda in avanti, verso la meta che Dio ha stabilito per te…poi continua e prosegui verso di essa.
Ricorda, è solo un tratto, solo un tempo in cui forse anche tu non potrai fare affidamento su altri, ma hai Dio che è e rimane comunque al tuo fianco; Egli non ti lascierà mai solo/a e veglierà continuamente sui tuoi passi, pronto a sostenerti anche quando potresti scivolare!
Loredana Antoci
Dio ti benedica
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