"...abbiate cura di mettere in pratica i comandamenti (...), amando l'Eterno, il vostro Dio, camminando in tutte le Sue vie (...), tenendovi stretti (aggrappati) a Lui e servendolo con tutto il vostro cuore e con tutta la vostra anima". Giosuè 22:5
Quando Giosuè disse queste parole, Israele aveva già conquistato una buona parte della terra di Canaan.
La promessa che Dio gli aveva fatto si era dunque adempiuta, e il popolo avrebbe avuto davanti a sé parecchi anni di riposo.
Eppure Giosuè non poté fare a meno di ricordare al popolo queste parole.
"TENETEVI STRETTI, AGGRAPPATI A DIO"!
Anche se il deserto con le sue guerre, sfide, tentazioni, prove, attese, fatiche e frustrazioni erano ormai alle loro spalle, persisteva il rischio di mollare, di divenire negligenti, superficiali, disobbedienti o di volgere il loro interesse altrove.
Il pericolo di "mollare" la presa, infatti, non esiste solo quando si attraversa un tempo di prova e si è, quindi, sotto pressione, stanchi e combattuti; si presenta anche quando tutto sembra andare bene, o anche dopo che Dio ha adempiuto fedelmente le promesse che
aveva fatto.
In quei momenti, infatti, si può essere più propensi a rilassarsi, a godere della "promessa" donata e a dimenticare il "donatore"!
È bene dunque che anche noi ci ricordiamo continuamente di queste parole, così che, in qualsiasi fase ci troviamo, possiamo SEMPRE TENERCI STRETTI, AGGRAPPATI A DIO, servendolo fedelmente, senza mai MOLLARE LA PRESA!
Loredana Antoci
Dio ti benedica

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