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Un tragitto di fede

Immagine del redattore: antociloredana10antociloredana10

"Mentre passava, vide un uomo che era cieco fin dalla nascita. E i suoi discepoli lo interrogarono, dicendo : «Maestro, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?» Gesù rispose: «Né lui né i suoi genitori hanno peccato, ma ciò è avvenuto affinché siano manifestate in lui le opere di Dio» (...) dopo aver detto queste cose, sputò in terra, con la saliva fece del fango e ne impiastrò gli occhi del cieco. Poi gli disse: «Va', lavati nella piscina di Siloe»; egli dunque vi andò, si lavò e ritornò che ci vedeva". Giovanni 9:1-7 Gesù dichiarò che lo scopo di quella cecità era: "affinché si manifestassero in lui le opere di Dio". Ma questa manifestazione, nel caso specifico, non avvenne "all'istante", alla Parola pronunciata da Gesù! Ci fu un tempo di attesa: quello necessario al cieco per raggiungere la piscina.

Non è indicato quanto questa fosse distante dal punto in cui si trovavano, ma una cosa è certa: egli dovette percorrere quel tragitto "da cieco", e non sarà stato semplice! Non sappiamo se fosse abituato a muoversi da solo o se conoscesse la strada per raggiungerla. Sarà stato sicuramente faticoso e difficile e la dovette percorrere anche in una condizione avversa: se un granello di terra, in un occhio, è davvero fastidioso, figuriamoci del fango! In tutto quel tragitto, il cieco dovette esercitare FEDE nella Parola che Gesù aveva pronunciato, PAZIENZA e UBBIDIENZA a ciò che Egli gli aveva chiesto di fare, a prescindere dalle difficoltà reali che questa comportava. Ma alla fine, i suoi occhi furono aperti! Quell'acqua portò via la sua cecità e il fango. A volte Dio ci fa delle promesse di guarigione o di liberazione, perché desidera manifestare in noi le Sue opere, ma queste non si realizzano all'istante! C'è spesso un tempo di attesa, più o meno lungo: il tempo necessario perché si percorra un tragitto stabilito da Dio. Durante quel tempo continueremo ad avere la nostra "cecità": una difficoltà, una prova, una malattia o sofferenza, e forse saremo anche frustrati e infastiditi dal "fango" che ci sentiamo addosso: debolezze, stanchezze, preoccupazioni; per cui può essere veramente faticoso e difficile proseguire; ma è proprio durante questo tragitto che avremo bisogno di esercitare FEDE, PAZIENZA e UBBIDIENZA, a prescindere dalle difficoltà reali che questa può comportare. Arriverà infatti il momento in cui la Sua Parola, paragonata spesso nella Bibbia all'acqua, si adempirà e porterà via la "cecità e il fango", così che la nostra vita possa mostrare a tutti la GLORIA e le opere DI DIO! Loredana Antoci Dio ti benedica




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1 Comment


costantinonello.it
costantinonello.it
Sep 04, 2021

Ammennn benedizioni 🙏

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