"Ho detto: «È scomparsa la mia fiducia (vigore) e la mia speranza nell'Eterno».... Questo voglio richiamare alla mente e PERCIÒ voglio sperare. È una grazia dell'Eterno che non siamo stati interamente distrutti, perché le sue compassioni non sono esaurite. Si rinnovano ogni mattina; grande è la Sua fedeltà. <L'Eterno è la mia parte>, dice l'anima mia, <PERCIÒ spererò in Lui>". Lamentazioni 3:18-24 Questo è il lamento di un profeta (probabilmente Geremia) dopo aver assistito alla distruzione di Gerusalemme e alla deportazione del suo popolo in Babilonia. Perdere la "porzione" di terra che Dio gli aveva dato ed esserne allontanati era per un ebreo una tragedia ed una ragione valida per essere afflitto e per perdere ogni speranza, presente e futura, personale e nazionale. L'unico modo attraverso cui Geremia ha potuto riaccendere la sua speranza ormai SCOMPARSA è stato quello di richiamare alla mente (lett. "cuore", per gli ebrei anche la sede della volontà e delle emozioni) le compassioni di Dio, cioè il Suo amore fedele ed eterno e riconoscere che la vera PORZIONE di cui poteva sempre e comunque godere non era la "parte" di terra promessa ricevuta ma DIO STESSO. E questo è anche il tuo rimedio, quando perdi la speranza! Riporta alla tua mente l'amore fedele ed eterno di Dio, le Sue compassioni che ogni giorno si rinnovano e fai sì che la tua anima riconosca che in questa terra non c'è bene, parte o eredità migliore di DIO STESSO, il quale non potrà mai esserti tolto e dal quale non potrai mai esserne allontanato! Loredana Antoci Dio ti benedica
Comentários