La Pasqua è una delle poche feste Cristiane che ha avuto un'origine divina.
Essa risale al tempo in cui Dio ha scelto di liberare il popolo d'Israele dalla schiavitù e dalla tirannia di un Faraone Egiziano e per farlo ha mandato diverse piaghe sull'Egitto; l'ultima di queste fu la morte dei primogeniti. Ma affinché i primogeniti del popolo d'Israele fossero risparmiati, Dio diede delle istruzioni ben precise: "(...) ogni uomo prenda per sé stesso un agnello senza difetto (...) e lo ucciderà sull'imbrunire. Prenderanno del sangue e lo metteranno sui due stipiti e sull'architrave delle case dove lo mangeranno (...) e nessuno di voi uscirà dalla porta di casa sua fino al mattino. In quella notte io passerò per il paese d'Egitto e colpirò ogni primogenito (...) quando io vedrò il sangue passerò oltre e non vi sarà piaga su di voi per distruggervi. (...) quel giorno sarà per voi un giorno da ricordare e lo celebrerete come una festa all'Eterno..." Esodo 12 È interessante che il mese in cui avvenne questa liberazione e nel quale il popolo avrebbe dovuto festeggiare successivamente la Pasqua, era quello di Abib (marzo/aprile); questo nome significa germogliare, un nuovo inizio... infatti coincide con la primavera. E come in natura, in primavera, un SEME per germogliare e PRODURRE la "VITA” DEVE MORIRE, così avvenne in quella notte: un Agnello è dovuto MORIRE affinché i primogeniti dei figli d'Israele potessero VIVERE! Paolo ha dichiarato in 1 Corinzi 5:7: "la nostra Pasqua, cioè CRISTO, è stata immolata per noi". Per liberarci dalla schiavitù e dalla tirannia del peccato, che è insito nei nostri cuori e ci rende schiavi, oppressi e amareggiati, e soprattutto attira l'ira di Dio su di noi, è stato necessario applicare lo stesso principio: qualcuno è dovuto MORIRE per permettere a me a te di VIVERE. Questo qualcuno è stato GESÙ. Lui ha dichiarato di sè stesso: "Se il granello di frumento caduto in terra non muore, rimane solo; ma se muore, produce molto frutto". (Giovanni 12:24) Il sacrificio è già stato offerto; è necessario solo applicare il sangue di Cristo sulla nostra vita e nutrirci di Lui, credendo nel Suo sacrificio... e rimanendo "nella casa", sotto la protezione del Suo sangue, fino alla fine! Se comprendiamo che questa è la vera Pasqua, possiamo celebrarla anche tutti i giorni, e ringraziare Dio, tenendo in mente questa realtà: Dio ha fatto morire il SUO primogenito affinché in noi potesse germogliare una nuova vita e affinché io e te potessimo diventare Suoi figli, la Sua primizia (Apocalisse 14:4). Loredana Antoci Dio ti benedica
Grazie sempre per I tuoi messaggi e parole di incoraggiamento. Possa il Signore inodarci del Suo sangue prezioso, proteggendo la nostra casa e la nostra famiglia. Dio benedica te e la tua famiglia.