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Fiducia nonostante la paura

"Quando avrò paura, confiderò in Te". Salmo 56:4

"Quand'anche camminassi nella valle dell'ombra della morte, io non temerei male alcuno, perché Tu sei con me". Salmo 23:4


In ebraico, la parola usata in questi versi per indicare paura/temere è "yirah", che deriva da un verbo che, concretamente, indica quel "sentimento" che "fluisce/ scorre nelle nostre viscere".


Questo termine è strettamente collegato ad un altra parola: "yara", con cui condivide non solo la radice, ma anche il senso e la definizione di "scorrere"; questo è un verbo che esprime anche il senso di "gettare verso un punto", "indicare un punto", e di conseguenza, prende il significato di "insegnare", in quanto un maestro "indica all'allievo la via, la direzione dove andare".


Ci sono momenti e circostanze nella nostra vita in cui la paura può "scorrere" con così tanta forza dentro di noi, al punto da "dirigere" la nostra vita e da indirizzarla, il più delle volte, verso il "punto" sbagliato.


Possiamo però scegliere di "confidare in Dio" (letteralm. di "aggrapparci" a Dio).

Questo ci impedirà di essere trasportati dalla forza e dalla "corrente" che la paura esercita in noi, e ci permetterà, anche nel momento di maggior pericolo come può essere "la valle dell'ombra della morte", di continuare a seguire il Maestro, il buon Pastore, che di certo ci condurrà verso la direzione giusta.


Loredana Antoci

Dio ti benedica

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