"Se stai aiutando qualcuno e ti stai aspettando qualcosa in cambio, stai facendo affari, non stai mostrando gentilezza!".
Diciamocela tutta, molto spesso è proprio così! Quando aiutiamo qualcuno, sotto qualsiasi forma, è come se quasi inconsapevolmente nasce in noi quell'aspettativa di ricevere altrettanto; infatti, se dovesse accadere di avere bisogno e proprio quelle persone che abbiamo aiutato non ci offrono quell'aiuto che vorremmo, ci sembra un'ingiustizia, ci sentiamo quasi offesi e ci riproponiamo di non fargli più del bene.
E' un aspetto che potremmo definire umano ma sul quale forse dovremmo fare attenzione perché manifesta la vera attitudine con la quale facciamo le cose.
Se desideriamo "fare qualcosa" per qualcuno, deve essere una nostra scelta che rispecchia il nostro amore e la nostra compassione verso l'altro; esprime cioè chi siamo noi, non chi è l'altro!
Ricordiamo anche cosa disse Gesù in un'occasione a colui che l'aveva invitato: <Quando fai un pranzo o una cena, non chiamare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i vicini ricchi, affinché essi non invitino a loro volta te e ti sia reso il contraccambio. Ma quando fai un banchetto, chiama i mendicanti, i mutilati, gli zoppi, i chicchi, e sarai BEATO, perché essi non hanno modo di contraccambiarti; ma il contraccambio ti sarà reso alla resurrezione dei giusti>. Luca 14:12-14
Un principio che non si ferma certamente solo al caso di un invito, ma ad ogni possibile gesto o cura che offriamo agli altri.
Perciò, fatti coraggio e ricorda che sei BEATO proprio quando l'altro non ti ricambia; e quando nessuno farà qualcosa per te, ci sarà sempre Dio a supplire ad ogni tuo bisogno e a ricambiare ogni tua opera buona.
Dio ti benedica! Loredana Antoci
Comments