L'aquila costruisce il suo nido sugli alberi più alti o sulle sporgenze di roccia nelle montagne più elevate. Alla base del nido essa depone stranamente delle spine, delle pietre aguzze e diversi oggetti appuntiti; poi li ricopre con un fitto spessore di lana, piume e pellicce, provenienti da prede catturate, così da rendere il nido un posto confortevole per i suoi futuri piccoli.
Arriverà tuttavia un momento in cui l'aquila madre metterà sottosopra quel nido, e spingerà tutti quegli oggetti appuntiti, posti sotto la morbida copertura, contro gli aquilotti, pungendoli.
Non lo farà di certo per cattiveria, ma solo per stimolare i suoi aquilotti a maturare.
Il soggiorno in quel nido, infatti, diventerà così fastidioso e difficile per gli aquilotti, da costringerli a lasciarlo e ad essere disposti a rinunciare alla comodità alla quale si erano ormai abituati, iniziando invece a volare.
C'è un tempo in cui Dio può fare lo stesso con noi!
Egli può permettere delle situazioni, interiori o esteriori, che in qualche modo compromettono la "comodità" alla quale ci siamo ormai abituati, nella nostra relazione con Lui, con noi stessi e con l'ambiente che ci circonda.
Queste circostanze possono "pungerci", farci male, ma sono necessarie per farci maturare, magari per cambiare abitudini e atteggiamenti, così da spingerci verso qualcosa di più bello, verso un livello di vita più alto… verso il "cielo aperto"!
Se stai quindi vivendo un'esperienza simile, chiedi a Dio il Suo aiuto e la Sua guida e inizia a volare!
Loredana Antoci
Dio ti benedica
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