La lode produce il frutto migliore!
- antociloredana10
- 11 mag
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“L'Eterno, vedendo che Lea non era amata, aperse il suo grembo; ma Rachele era sterile. Così Lea concepì e partorì un figlio e lo chiamò Ruben, perché disse: «L'Eterno ha visto la mia afflizione; perciò ora mio marito mi amerà». Poi concepì nuovamente e partorì un figlio e disse: «L'Eterno ha udito che io non ero amata, e perciò mi ha dato anche questo figlio». E lo chiamò Simeone. Ella concepì nuovamente e partorì un figlio, e disse: «Questa volta mio marito si affezionerà a me, perché gli ho partorito tre figli». Per questo fu chiamato Levi. Ella concepì nuovamente e partorì un figlio, e disse: «Questa volta celebrerò l'Eterno». Perciò lo chiamò Giuda. Poi cessò di avere figli”. Genesi 29:31-35
Nonostante Lea avesse riconosciuto l'intervento di Dio nella nascita dei primi tre figli, la sua attenzione continuava ad essere su suo marito Giacobbe; la sua speranza era che ognuno di loro potesse creare in lui l'amore e l'affetto di cui lei aveva bisogno.
Ma purtroppo nulla cambiò in Giacobbe.
Però qualcosa cambiò in lei!
Infatti, al quarto figlio, Lea concentrò la sua attenzione su Dio, esclamando: “Questa volta celebrerò l’Eterno!”.
Capì che l'Unico che poteva soddisfare pienamente il suo bisogno sarebbe stato, sempre e in ogni caso, Dio;
e pose al figlio il nome di “Giuda”, che deriva, appunto, dal verbo ebraico “lodare, celebrare!”.
E fu proprio dalla tribù di Giuda che venne poi Gesù, la più grande benedizione di Dio per l'umanità.
Da quella “LODE” venne il frutto migliore!
Solo quando prendiamo consapevolezza che Dio è l’unica fonte che può soddisfare ogni bisogno del nostro cuore, ciò che Lui ci donerà produrrà in noi la LODE e la celebrazione del Suo nome, e da essa scaturiranno le più grandi benedizioni, per noi stessi e per questo mondo!
Loredana Antoci
Dio ti benedica
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