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Non Trattenere...

Immagine del redattore: antociloredana10antociloredana10

“...Maria era rimasta fuori del sepolcro a piangere. (...), ella si volse indietro e vide Gesù, che stava lì in piedi; ma ella non sapeva che fosse Gesù. (...) Gesù le disse: «Maria!». Ed ella allora, voltandosi, gli disse: «Rabboni!» che significa: Maestro. Gesù le disse: «Non toccarmi, perché non sono ancora salito al Padre mio; ma va' dai miei fratelli e di' loro che io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro». Giovanni 20:11-18


“Non toccarmi”, l'imperativo di un verbo che significa anche “aggrapparsi, legarsi a qualcuno”; era quasi come se Maria avesse voluto aggrapparsi a Gesù, nel tentativo di trattenerlo dall'andare via, così che tutto potesse continuare come prima.


Ma non era possibile!

Da quel momento in poi, il rapporto con quel Gesù che fino ad allora era stato con lei in carne ed ossa, sarebbe inevitabilmente cambiato; e purtroppo questa era una realtà che lei doveva accettare.


Ci sono dei tempi in cui Dio si rivela a noi in un determinato modo; magari avvertiamo di più la Sua voce, la Sua guida, la Sua presenza.


Ma poi possono sopravvenire altri tempi in cui sembra che la nostra relazione con Dio stia per cambiare, e magari non viviamo particolari esperienze emotive, o non riceviamo rivelazioni eclatanti, anzi viviamo quasi in un silenzio “assordante” da parte Sua.


Non è sempre facile vivere questo cambiamento, perché può provocare in noi paure, preoccupazioni o ansie.


Allora potremmo reagire proprio come Maria, cercando di “trattenere Gesù“, cioè di restare aggrappati a quel tipo di relazione che avevamo prima, ricercando quelle sensazioni che provavamo o il modo in cui Egli si rivelava a noi; ma purtroppo non è possibile!


Dobbiamo imparare a "lasciare andare”, ad accettare quel nuovo tempo e a credere che sia necessario piuttosto alla nostra crescita spirituale.

Magari la nostra fede ha bisogno di maturare, imparando magari a proseguire il nostro cammino affidandoci solo ed esclusivamente alla Verità della Scrittura, senza particolari “extra emotivi”.


Dobbiamo imparare a fidarci di più di Dio, credendo che, a prescindere da come percepiamo il nostro rapporto attuale con Lui, Egli è e rimarrà sempre con noi, portando avanti l'opera Sua nella nostra vita e accompagnandoci ogni giorno verso la meta.


Loredana Antoci

Dio ti benedica

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