" Prima che venisse l'anno della carestia, nacquero a Giuseppe due figli (...). Giuseppe chiamò il primogenito Manasse (...). Al secondo pose nome Efraim, perché disse: <Dio mi ha reso fruttifero nel paese della mia afflizione>". Genesi 41:50-53 Il termine ebraico "frutto" era costituito anticamente da due pittogrammi che insieme significano "aprire la testa"; l'idea era di qualcosa che, gettata per terra, veniva calpestata e rotta (o metaforicamente annullata, frustrata, delusa, divisa), come ad esempio i chicchi di frumento che, dopo essere sparsi sull'aia, vengono schiacciati e aperti, permettendo però al seme di uscire. Forse è proprio questa l'esperienza che stai vivendo nel "luogo" in cui ti trovi: ti senti come schiacciato, annullato, frustrato, deluso, diviso, rotto. Sappi però che Dio è in grado di rendere il luogo della tua afflizione il posto ideale per renderti fruttifero, perché spesso è proprio attraverso l'afflizione che Egli fa sì che ogni involucro duro che circonda il tuo cuore possa essere rotto, permettendo al "seme" della Sua Parola in te di portare molto frutto. Loredana Antoci Dio ti benedica

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