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Un desiderio non concesso

"<O Signore, o Eterno, tu hai cominciato a mostrare al tuo servo la tua grandezza e la tua mano potente; poiché qual è il Dio in cielo o sulla terra, che possa fare le opere e i portenti simili a quelli che fai tu? Deh, lasciami passare il Giordano, per vedere il bel paese che è al di là del Giordano, la bella ragione montuosa e il Libano>.

Ma l'Eterno si adirò contro di me per causa vostra, e non mi esaudì. Così l'Eterno mi disse: <Basta così; non parlarmi più di questa cosa…>. Deuteronomio 3:24-26


Sembra quasi "ingiusto", da parte di Dio, non concedere a Mosè il suo desiderio di vedere la terra che Egli aveva promesso al popolo d'Israele.


È vero che Mosè aveva peccato contro Dio, non avendogli mostrato fiducia presso le acque di Meriba (Numeri 20:7-13), ma è come se la conseguenza di ciò fosse quasi esagerata, da parte di un Dio compassionevole e pronto a perdonare, come era il Dio d'Israele.


Eppure, se ampliassimo la nostra visuale di questa storia, come se ci "allontanassimo" e osservassimo il tutto da una distanza maggiore, potremmo scoprire che c'era probabilmente una motivazione più alta per la quale Dio negò a Mosè questo desiderio.


Mosè rappresenta la "legge" e Giosuè, a cui fu affidato l'incarico di far entrare il Popolo nella terra promessa, è certamente la figura di Gesù, e quindi, della "grazia".


Se vediamo il tutto da questa prospettiva, non era possibile che il popolo fosse introdotto nella Terra promessa attraverso Mosè (la legge); solo Giosuè, e quindi, la grazia, Gesù, avrebbe potuto permettere l'accesso alla terra promessa, figura della vita eterna.



A volte non comprendiamo perché Dio non ci conceda certi desideri, e possiamo cadere nell'errore di credere che non sia giusto da parte Sua negarceli.



È probabile però che Dio abbia una motivazione molto più alta che giustifichi questa negazione.


Ma per vederla, spesso, abbiamo bisogno di ampliare la nostra visuale, di "allontanarci da noi stessi", come se potessimo vederci dall'esterno, per guardare non solo alla nostra vita e al momento che stiamo vivendo noi, ma anche alle persone vicine a noi e che saranno dopo di noi, in questo tempo e nei tempi a venire.



Forse tu non riesci ancora a scorgere la ragione, o forse, potrai non conoscerla mai finché sarai in questa vita; puoi però vivere questi desideri insoddisfatti con la consapevolezza e con la fiducia che, anche se tu non comprendi, Dio ha per certo una motivazione e un messaggio da trasmettere con la tua vita, probabilmente proprio attraverso il tuo bisogno insoddisfatto.


Lui non fa mai qualcosa senza ragione.


Abbi fiducia in Dio.


Loredana Antoci

DIO ti benedica

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