"Ecco una donna Cananea (...) si mise a gridare dicendo: <Abbi pietà di me, Signore, Figlio di Davide! Mia figlia é terribilmente tormentata da un demone>. Ma Gesù non le rispondeva nulla(...) Egli, rispondendo, disse: <Io non sono stato mandato che alle pecore perdute della casa d'Israele>. Ella però venne e l'adorò, dicendo: < Signore, aiutami!>. Egli le rispose (...): <Non é cosa buona prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini>. Ma ella gli disse:< È vero, Signore, poiché anche i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni>. Allora Gesù le rispose: <O donna, grande è la tua fede! Ti sia fatto come tu vuoi>. E in quel momento sua figlia fu guarita". Matteo 15:21-28 Davanti al temporeggiare di Gesù all'esaudire il grido di questa donna, viene da chiedersi: Il grido della donna non era forse sincero? Stava chiedendo nel modo sbagliato? Era lei "sbagliata"? Non era la sua sofferenza reale e abbastanza forte per attirare l'attenzione e la compassione di Gesù? In realtà scopriamo che aveva una grande fede (v.28), ma nonostante ciò non godette subito dei benefici di quella fede! Mi sono posta tante volte queste stesse domande su di me, e forse è capitato anche a te: Il mio grido non è sincero? Sto chiedendo nel modo sbagliato? Sono io "sbagliata"? Non è la mia sofferenza reale e abbastanza forte per attirare l'attenzione e la compassione di Dio? Non ho abbastanza fede? Probabilmente, però, niente di tutto ciò corrisponde al vero! Ci sono solo delle circostanze che richiedono la PROVA della nostra FEDE, piuttosto che l'immediata RICOMPENSA e il godimento dei benefici che provengono da essa. Per cui, siamo chiamati solo a stare FERMI nella fede in Colui che può ogni cosa! Loredana Antoci Dio ti benedica

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