Nei tempi dell'antica Roma spesso i cimiteri si trovavano ai margini delle strade principali; era facile quindi per i passanti leggere nelle lapidi iscrizioni come questa:
"Non siamo nulla e fummo mortali. Tu che leggi, osserva quanto rapidamente dal nulla ripiombiamo nel nulla".
Queste parole dovevano essere un motivo di riflessione per il lettore, come per noi oggi!
Dovremmo ricordarci che siamo polvere, "vapore di vapori" (Ecclesiaste) e che questa vita è un soffio e dovrebbe essere vissuta al meglio!
Ma c'è un"iscrizione" posta vicino un altro "sepolcro", in Gerusalemme.
Questa riporta le parole dette da due angeli duemila anni fa: "Perché cercate il vivente tra i morti? Egli non è qui, ma è risuscitato!". Luca 24:5
Questa iscrizione, però, ci parla di VITA!
Parla di qualcuno, cioè del Figlio di Dio, che è morto affinché la tua vita, se pur così fragile, non sia limitata ad un breve tempo su questa terra, ma possa estendersi nell'eternità, sperimentando la stessa resurrezione che per prima ha realizzato Lui.
Infatti Gesù "è la resurrezione e la vita e chiunque crede in Lui, anche se dovesse morire, vivrà. E chiunque vive e crede in Lui non morrà mai in eterno". Giovanni 11:25-26
Loredana Antoci Dio ti benedica
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