"Non desidererai la casa del tuo prossimo (...) la moglie del tuo prossimo, (...) il suo servo (...) la sua serva (...) il suo bue (...) il suo asino(...) né cosa alcuna che sia del tuo prossimo". Esodo 20:17 A volte potremmo non necessariamente desiderare i beni o la moglie o il marito di un'altra persona, ma magari vorremmo i suoi doni, i suoi talenti, vorremmo vivere il piano di Dio per lei, o potremmo addirittura voler ESSERE come lei. A parte la sofferenza e la frustrazione che può derivarne, penso che questo atteggiamento esprima fondamentalmente un pensiero del cuore, una dichiarazione che si fa a Dio, alla stregua di: "Signore, quello che hai dato a quella persona è migliore di ciò che hai dato a me; il piano che hai preparato per lei è più bello, entusiasmante e spiritualmente ricco di quello che hai preparato per me; io non sono all'altezza, non vado bene, l'altro è migliore e più prezioso di me!". In poche parole, se pur inconsciamente e involontariamente, esprimiamo la nostra insoddisfazione, delusione e rifiuto della Sua volontà per noi, mancando di fiducia a Dio e dichiarandogli, in qualche modo, che con noi ha sbagliato. Se hai scelto di escludere Dio dalla tua vita, allora è probabile che non stia vivendo ciò che Lui ha preparato per te; MA SE HAI RIPOSTO la tua vita nelle MANI DI DIO, lascia che Lui adempia IL PIANO che ha in serbo per te! Lascia che Lui gli dia forma, che ti prepari per esso e manifesti i doni e i talenti che ti ha dato, così che possano essere di benedizione per gli altri. Dio non fa favoritismi. Egli ha un piano SPECIFICO per la tua vita, né migliore né peggiore di quello che ha per gli altri, ma UTILE AL SUO REGNO; e tu sei prezioso agli occhi Suoi, nella tua singolarità. Assicurati solo di essere al centro del Suo piano, non confrontandoti con gli altri, ma con la Sua volontà per te, perché questa è e sarà PERFETTA, come lo è Dio. Loredana Antoci Dio ti benedica

Signore,aiutami ed aiutaci a rimanere umili, togli dai nostri cuori ogni forma di arroganza, infidia e vanita', aiutaci a rimanere miti,perché miti non significa essere deboli, vuol dire agire con bontà e gentilezza. La mitezza è la qualità di chi è “timorato di Dio, retto, umile, disposto a imparare e paziente nelle sofferenze” Che il Signore sia sempre con noi.