"Salomone amava l'Eterno (...) tuttavia offriva sacrifici e bruciava incenso sugli alti luoghi". 1 Re 3:3 Gli alti luoghi erano altari costruiti sopra delle colline, sui quali i pagani adoravano i loro dèi; essi credevano, infatti, che essendo in un luogo alto sarebbero stati più vicini a loro. Sebbene questo fosse vietato da Dio (Levitico 17:3-4), anche Salomone andò ad offrire sacrifici in questi alti luoghi, piuttosto che davanti al tabernacolo di Dio, come Egli aveva comandato. La sua offerta (1000 olocausti) e adorazione a Dio tuttavia erano sincere, e Dio non le disprezzò, ma rese quell'atto di adorazione un momento di trasformazione per Salomone. È in questa occasione, infatti, che Salomone, avendo appena ricevuto da suo padre l'incarico di diventare re d'Israele al posto suo e di costruire un tempio a Dio, consapevole che non avrebbe potuto adempiere quella impresa con le sue risorse, chiese a Dio "un cuore intelligente", letteralmente "UN CUORE CHE ASCOLTA"! E Dio, nella Sua immensa grazia, glielo concesse! Questo fu il principio di un cambiamento nella vita di Salomone. Il rischio infatti che poteva correre era quello di "servire" Dio a modo suo, anche in un luogo sbagliato, e compiere ciò che gli era stato affidato secondo come lui riteneva meglio, SENZA invece ASCOLTARE DIO e LA SUA VOLONTÀ in ciò che era stato chiamato a fare. Ma quel momento di adorazione fu cruciale! Egli iniziò ad "ascoltare la voce di Dio" e l'evidenza è data proprio dal fatto che, dopo essersi svegliato, "(...) tornò a Gerusalemme, si presentò davanti all'arca del patto del Signore (nel tabernacolo) e offerse olocausti e sacrifici di ringraziamento (...)". (v.15) Iniziò con una "disobbedienza" ma concluse con un cuore ubbidiente alla voce di Dio. A volte anche noi ci accostiamo a Dio o lo adoriamo nel modo sbagliato! Ma se il nostro cuore è sincero, quell'atto di adorazione può essere reso da Dio un momento di trasformazione! Attraverso il sacrificio perfetto di Gesù, Dio infatti non disprezzerà la nostra offerta; anzi Egli si disporrà a darci del Suo e non c'è richiesta migliore da fargli se non "un cuore che lo ascolti"! Anche noi, infatti possiamo correre lo stesso rischio che corse Salomone, cioè quello di "servire" DIO e di adempiere alla Sua chiamata per la nostra vita a modo nostro, SENZA ASCOLTARE LUI E COMPRENDERE quella che invece è LA SUA VOLONTÀ e il Suo modo! Ma "un cuore che ascolta" è il principio di un vero cambiamento, perché ci permetterà di udire la Sua voce e di essere trasformati, affinché non rimaniamo nella disobbedienza o nell'errore, ma possiamo invece "svegliarci, alzarci e muoverci verso una totale ubbidienza" a Dio. Loredana Antoci Dio ti benedica

Amen, amen 🙏🙏