"Quando giunsero a Mara non poterono bere le acque....perché amare; perciò quel luogo fu chiamato Mara....allora il popolo mormorò contro Mosè.... che gridò all'Eterno; e l'Eterno gli MOSTRÒ un legno; egli lo gettò nelle acque, e le acque divennero dolci (risanate)....Là l'Eterno...disse:< Se tu ascolti attentamente la mia voce....IO non ti manderò addosso alcuna delle malattie (dolori) che ho mandato addosso agli Egiziani, perché IO SONO l'Eterno, Colui che ti guarisce>. Giunsero quindi a Elim, dov'erano dodici sorgenti d'acqua e settanta palme; e vi si accamparono presso le acque". Esodo 15:22-27
Certi bisogni insoddisfatti, soprattutto se da lungo tempo, possono rendere anche noi "amareggiati" e "ribelli".
Ma Dio, che comprende il nostro dolore, ci MOSTRA la soluzione affinché il nostro cuore possa essere "risanato" e la nostra amarezza possa essere trasformata in dolcezza: "un LEGNO".
Possiamo certamente associare questo legno alla "croce", perché su essa Gesù ha compiuto tutto ciò che era necessario alla nostra guarigione.
Ma è interessante che dalla parola "legno", in ebraico, derivi anche la parola "consiglio", "piano", "progetto".
La soluzione che Dio ci mostra è contenuta anche nei Suoi consigli, nella Sua potente Parola!
Essere attenti alla Sua voce e ubbidire ai Suoi consigli ci permette di percorrere un sentiero nel quale possiamo sperimentare, anche se non sempre in un istante, che Lui è "Colui che ci guarisce" e, in Lui, possiamo vivere i Suoi piani e progetti per la nostra vita.
Non solo! Egli è anche in grado di soddisfare abbondantemente i nostri bisogni, ciò per i quali siamo stati grandemente amareggiati, conducendoci in luoghi di abbondanza, nei quali possiamo trovare refrigerio (v.22).
Loredana Antoci
Dio ti benedica

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